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Costruzioni illegali in Croazia diventeranno un reato penale

Il governo croato sta preparando una riforma legislativa significativa volta a porre fine alle attività edilizie illegali e a proteggere il paesaggio. Secondo Branko Bačić, ministro della Pianificazione Territoriale, delle Costruzioni e dei Beni dello Stato, le costruzioni abusive diventeranno presto un reato penale, nell’ambito di una più ampia riforma delle leggi sull’edilizia e sull’abitazione.

Ultima possibilità di regolarizzazione

Presentando la nuova legge sull’edilizia abitativa accessibile, Bačić ha annunciato che sarà nuovamente possibile regolarizzare gli edifici costruiti prima del 21 giugno 2011 per i quali non era stata precedentemente presentata domanda. Sebbene il termine ufficiale per la regolarizzazione sia già scaduto, molti proprietari non hanno ancora fatto richiesta, il che ora complica la gestione dei loro immobili. “Con questa modifica legislativa permetteremo l’integrazione delle domande di regolarizzazione per gli edifici più vecchi. Chi invece ha costruito dopo tale data non potrà beneficiare della legge e le costruzioni abusive saranno demolite”, ha spiegato il ministro.

Bačić ha aggiunto che questa misura non porterà grandi entrate allo Stato. Mentre nel 2011 erano state presentate circa 900.000 domande di regolarizzazione, oggi si prevede che il numero sarà circa dieci volte inferiore.

Costruzioni abusive come reato penale

In risposta alle critiche secondo cui lo Stato offre la possibilità di regolarizzare ma allo stesso tempo minaccia sanzioni, Bačić ha precisato che si tratta di categorie differenti. “Considerato il numero limitato di ispettori edilizi, abbiamo affidato alle amministrazioni locali, tramite la polizia municipale, il compito di monitorare e fermare le costruzioni illegali,” ha spiegato.

La nuova modifica al Codice Penale va oltre: la costruzione illegale sarà ufficialmente classificata come reato penale. Parallelamente, il ministero sta sviluppando un sistema digitale basato su immagini satellitari in grado di rilevare automaticamente i cambiamenti nel territorio. L’applicazione dovrebbe essere operativa entro il 2027 e renderà i controlli molto più efficienti. “L’obiettivo è intervenire subito, prima che la costruzione si sviluppi,” ha aggiunto Bačić.

Il programma Statileo e gli inquilini protetti

Un altro elemento della riforma riguarda la prosecuzione del programma Statileo, che ha suscitato dibattiti tra le associazioni di pensionati e inquilini, i quali ne chiedono l’abolizione per presunte violazioni costituzionali. Tuttavia, il ministro ha sottolineato che lo Stato doveva affrontare un’ingiustizia di lunga data nei confronti dei proprietari di appartamenti il cui patrimonio era stato nazionalizzato dopo la Seconda guerra mondiale. “La nuova legge ha superato la revisione costituzionale e garantisce un equilibrio tra il diritto all’abitazione e il diritto di proprietà dei precedenti proprietari,” ha dichiarato Bačić. Finora sono state ricevute circa 1.300 domande e risolti circa 200 casi.

Il ministero prevede di ristrutturare gli appartamenti statali esistenti e di costruirne di nuovi a Spalato e Zagabria, destinati agli inquilini protetti. Questi potranno trasferirsi in tali appartamenti, acquistarli a prezzo scontato o effettuare un pagamento unico agevolato.

Efficienza energetica e abitazioni accessibili

Nell’ambito del programma governativo per la riduzione della povertà energetica, sono stati già ristrutturati 50 dei 107 edifici residenziali previsti. Nel frattempo, sono in costruzione nuovi alloggi in aree sovvenzionate, dove l’affitto medio è di circa 0,36 euro al metro quadrato.

La consultazione pubblica sul Programma per l’Abitazione Accessibile ha ricevuto 111 osservazioni. Secondo il ministro, i criteri di partecipazione verranno parzialmente modificati e sarà valutata la possibilità di includere anche piccoli imprenditori. È inoltre in preparazione una nuova legge sugli affitti, che mira a garantire maggiore sicurezza giuridica sia ai locatori che agli inquilini.

Sostegno ai giovani acquirenti e statistiche sui prezzi

Bačić ha inoltre ricordato che, nell’arco di tre mesi, sono state presentate 1.830 domande di rimborso dell’imposta sull’acquisto della prima casa. Di queste, 830 sono già state elaborate, per un totale di circa 7 milioni di euro erogati. L’età media dei richiedenti è di 32 anni e la superficie media degli appartamenti acquistati è di circa 66 m².

Il ministero ha anche pubblicato i dati aggiornati sui prezzi: “Secondo i contratti registrati quest’anno, il prezzo medio degli appartamenti in Croazia è di 2.285 euro al metro quadrato, IVA esclusa, mentre a Zagabria è di 2.487 euro,” ha concluso il ministro.